QUANDO I BAMBINI FANNO OOOH

Mia madre dice: "Sai che è faticoso star dietro a Giacomo?" Ha ragione.
Però poi penso che sia bellissimo mettersi al suo livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. E non è questo che più stanca, secondo me. E' piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all'altezza dei suoi sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi per non ferirlo.
Diciamocelo, l'altezza dei sentimenti non dipende dall'età.
Eppure, non mi aspettavo di incontrare così presto in mio nipote, 5 anni, certi batticuori, iniziati più di un anno fa.
Eravamo a tavola tutti insieme, io, lui e i nonni, quando, prima dello scorso Natale, mi ha confessato di aver preso una decisione importante: "Sposerò Michela. Anche Oscar la vuole sposare, ma io la sposerò."
Michela, sua compagna di scuola materna, non è stata una conquista facile.
Non so se sono serviti i miei consigli ( "devi essere gentile, dirle delle parole dolci..." e lui "ma lo so, io le dico cacca e lei ride") o è stata premiata la mia costanza, comunque sia, una sera di qualche tempo fa, sono stata travolta dal suo abbraccio e dalla sua felicità: "Zia, zia, Michela mi vuole sposare, me l'ha detto oggi." Ma non è una relazione semplice.
I primi disaccordi sono venuti fuori sulla scelta del nome del figlio che hanno già deciso di avere.
"Michela vuole chiamarlo Gesù, io no, non è un nome da bambino: i bambini mica camminano sull'acqua." E poi sulla scelta della casa:"Lei non vuole vivere a Gandino, vuole andare a vivere a Milano, io no, non capisco il milanese." Per fortuna hanno raggiunto un accordo: andranno a vivere al Castello di Ranzanico ( del resto lui è un cavaliere e lei una principessa!). Peccato che ci siano state tensioni anche sul colore delle stanze ( "Michela vuole il castello tutto d'oro, ma come faccio poi a trovare la mia armatura che è d'oro?"). Si sono persino presi una pausa di riflessione, quando, questa estate, lei è stata una settimana al mare e Giacomo, solo soletto, qui a Bergamo, aveva messo gli occhi su un'altra bambina.
Ma a settembre la nuova fiamma era già stata dimenticata. Sempre e solo Michela, in ogni discorso spunta il suo nome, in ogni momento lui ha un pensiero per lei. Vi giuro che ho sofferto il giorno in cui, arrivando a casa, l'ho trovato tristissimo: "Sai che la Cristina ( la maestra ) mi ha regalato un fazzoletto magico per mandare via le lacrime? Ho pianto tanto perchè Michela ha detto che non mi vuole più sposare." Sono rimasta senza parole. Le ha trovate mio padre, nonchè suo nonno:"Ma dai, devi dirle che ne avrai quante ne vuoi di fidanzate." E il mio White Rabbit, dall'alto della sua saggezza spiazzante: "Non glielo dico perchè poi piange e io non voglio far piangere la mia sposa." Ora i due si sono finalmente riappacificati ( una sera in bagno, a mio padre: "Nonno, mi vuole di nuovo sposare!")
Questa storia d'amore mi commuove. E' un' emozione  pensare alla forza dei sentimenti, scorgerla in un bambino così piccolo e saperlo capace di tirar fuori quello che prova, senza vergogna.
Chissà cosa conserverà di tutto questo quando sarà grande, chissà che uomo diventerà. Me lo chiedo ogni giorno.
E ogni giorno mi impegno ad insegnargli che dei sentimenti non dobbiamo mai avere paura.

Jù.

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