MATASSE DI ME

Il tratto principale del mio carattere:
Se dovessi ascoltare chi mi conosce, direi la pazienza.
Se ascoltassi chi mi è stato vicino, direi la dolcezza.
Se ascolto me, un'ottimista travestita da pessimista.

La qualità che desidero in un uomo:
Quel metro e novanta di spalle larghe e occhi nocciola.
( Ah, qualità interiore?)
In tal caso la capacità di sopportare i miei silenzi. Quelli lunghi, infiniti, assoluti.

La qualità che preferisco in una donna:
La condivisione delle emozioni, la capacità di vivere assieme il quotidiano e lo straordinario.

Quel che apprezzo di più nei miei amici:
Sapere chi sono. Sempre.

Il mio principale difetto:
La distrazione.

La mia occupazione preferita:
Ascoltare le storie. Amici, libri, cinema, film, radio. Mi nutro di storie. Le elaboro, le assimilo, le assorbo.

Il mio sogno di felicità:
Una vita con la pelle calda, con il rumore delle onde, con il sapore di salsedine sulle labbra.

Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia:
Perdere le persone care, credo. Null'altro penso sia drammatico e irrimediabile.

Quel che vorrei essere:
Alta, strafigherrima e ricchissima.
(Mmh, troppo? :-)
Mi piaccio così, soprattutto nei miei difetti, col mio carattere spigoloso.
Forse vorrei saper amare di meno.

Il paese dove vorrei vivere:
Ah, beh, andiamo sul difficile...
Sono una randagia, amo i traslochi, mi sento in prigione se non cambio spesso posto alle cose, no, non penso proprio ci sia un solo paese dove vorrei vivere.
A oggi? A oggi proverei a vivere in Spagna. Per un pò.

Il colore che preferisco:
Li sto studiando. Ci stiamo studiando. Pare che al momento ci sia una simpatia con l'arancione e il rosso. Ma non posso dimenticare di aver avuto da sempre un rapporto intenso con il blu.

Il fiore che amo:
Datemi un giardino e un conto aperto al vivaio e sarò una donna felice. Datemi anche un manuale di giardinaggio o un giardiniere che mi sappia indicare i nomi dei fiori, e saprò rispondere a questa domanda.

L'uccello che preferisco:
La civetta, da un pò. Per la serenità che mi ha saputo donare in un sogno.

I miei autori preferiti in prosa:
Jonathan Coe, al momento.

I miei poeti preferiti:
Poesia, questa sconosciuta.

I miei eroir nella finzione:
Capitan Harlock! ( Poco poetico eh? Sarà, ma quella cicatrice m'ha sempre affascinato...)

Le mie eroine preferite nella finzione:
Carmen.

I miei compositori preferiti:
Beethoven e Pierdavide Carone ( Che nessuno commenti :-))

I miei pittori preferiti:
Fattori, Picasso, Van Gogh, Schiele, Klimt...

I miei eroi nella vita reale:
I miei genitori, mio nipote Giacomo e la coppia R&N.

Le mie eroine nella storia:
...
"Franchina, oggi ti interrogo in storia."
"Prof, no dai."
"Allora ti metto 4."
"Faccia anche 3 e mezzo."

I miei nomi preferiti:
Dire il mio suona presuntuoso? E .

Quel che detesto più di tutto:
La presenza di chi mi irrita. Questo nel mio piccolo.
Nel mondo, invece, l'incapacità di un pensiero etico collettivo, di uno spirito solidale a prescindere.

I personaggi storici che disprezzo di più:
Se esiste, Dio, per aver dato all'uomo la capacità di odiare.

L'impresa militare che ammiro di più:
Mi risulta proprio difficile, ammirare un'impresa militare.

La riforma che apprezzo di più:
( Scusate, volete chiudere le finestre che c'è vento e volano via tutti i neuroni?)
Non saprei.

Il dono di natura che vorrei avere:
La capacità di saper dire di no senza sentirmi in colpa dopo due minuti e dieci secondi.

Come vorrei morire:
Senza rimpianti.

Stato attuale del mio animo:
Consapevole.

Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza:
Quelle che provocano danni ad altri.

Il mio motto:
Se ci puoi fare qualcosa, perchè ti preoccupi?
Se non ci puoi far nulla, perchè ti preoccupi?

Jù.

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